Burnout e stress
Burnout e l’esaurimento emotivo
Il Progetto di Legge 4562 del 2 maggio 2000 dava del burn-out la seguente definizione:
“Sindrome di esaurimento emozionale, di spersonalizzazione e di riduzione delle capacità professionali che può presentarsi in soggetti che per mestiere si occupano degli altri e si esprime in una costellazione di sintomi quali somatizzazioni, apatia, stanchezza eccessiva, risentimento, incidenti”.
Facilità di diffusione
Il burnout ha più facilità di svilupparsi quando c’è distanza tra i valori personali e quelli aziendali; sei sono i fattori che possono rappresentare degli indicatori o degli elementi su cui lavorare per riconoscere, evitare che si diffonda e prevenire il burnout.
- Sovraccarico di lavoro: la persona lavora più di quanto possa realmente sopportare tanto da dover investire nel lavoro anche ore da dedicare alla vita privata.
- Scarse risorse: le risorse per arrivare agli obiettivi prefissati sono insufficienti al raggiungimento del risultato.
- Nessuna o poche ricompense: il poco riconoscimento per il lavoro svolto che non sia esclusivamente materiale o economico possono influire sulla percezione che il proprio lavoro non è apprezzato. Naturalmente anche il basso salario fa perceire il valore di un lavoro all’interno della comunità nel quale viene svolto.
- Mancanza di senso di appartenenza: lavori a progetto dove i team si formano per lavorare per un periodo breve, lo sviluppo di tecnologie che ti permettono di lavorare senza avere nessun contatto fisico o vis a vis con i tuoi colleghi, contratti di lavoro a termine sono un fattore determinante nel limitare il senso di appartenenza e di comunità che serve alle persone per sentirsi utili e parte di qualcosa di più grande e importante.
- Mancanza di equità e rispetto reciproco: lavorare in un posto dove ti chiedono di informare il management su ciò che non va in azienda e poi vedere le proprie idee scartate o i cui meriti vengono attribuiti ad altri sono i sintomi di un malessere aziendale e non individuale.
- Valori personali che contrastano con quelli aziendali.
Cause e sintomi
Questi elementi possono essere la causa da parte dei lavoratori di:
- Esaurimento: la persona si sente prosciugata, stanca e incapace di ricaricarsi.
- Cinismo: la persona si sente meno coinvolta in quello che fa e è indifferente a come offre il proprio lavoro.
- Insofferenza: la persona sente un continuo e persistente stato di malessere fisico e psicologico.
Le persone colpite da sindrome di Burnout esprimono:
- Deterioramento dell’impegno nei confronti del lavoro.
- Deterioramento delle emozioni: presenza principalmente di emozioni negative quali rabbia e ansia e completa assenza di emozioni positive quali coinvolgimento e gioia nel fare.
- Problemi di adattamento tra la persona e il lavoro: questo causa l’idea che il burnout sia un problema personale e non lavorativo dovuto alla maggiore o minore sensibilità degli individui.
Il bourn-out non è nevrosi: è una patologia comportamentale, non è un disturbo della personalità e rappresenta una forma particolare di stress, portata ai suoi estremi limiti. Il burn-out è una sindrome, cioè un insieme di sintomi sia di tipo fisico che psichico.
Bibliografia:
Burnout e organizzazione di Christina Maslach e Michael P. Leiter
La sindrome del burnout di Christina Maslach
Burnout globale: la malattia del secolo di Pascal Chabot
Burnout: lo stress lavorativo nelle professioni sanitariedi Elisabeth Roggla
Federico Panetti