Salute e Sicurezza
Lavorando con diverse figure nell’ambito della Salute e Sicurezza ho stilato insieme a loro uno schema per valutare il loro rendimento come professionisti.
Ho collaborato con alcune figure della Salute e Sicurezza per costruire una piccola griglia che usano per valutare il loro rendimento lavorativo.
E’ molto importante che queste figure si percepiscano come capaci nel fare bene il loro lavoro (self-efficacy di Bandura) e per ciò hanno bisogno di monitorare i comportamenti che gli permettono di verificare cosa sta accadendo introno a loro, gestendo adeguatamente lo stress di un ruolo di grande responsabilità.
Quella che segue è una delle bozze da cui si è partiti; nel tempo ne sono state costruite altre con altri indicatori sempre più specifici.
Aspetti difficili o ostacoli che l’RSPP o altre figure della Sicurezza possono incontrare?
L’RSPP e altre figure della Salute e Sicurezza possono incontrare delle difficoltà quando:
- l’RSPP chiede informazioni al reparto risorse umane per svolgere il proprio mestiere e le ottiene ma si sente anche dire seriamente: “adesso per un po’ non ti voglio più vedere”.
- un collega è eletto RLS o diventa RSPP, dopo aver fatto tutta la formazione necessaria a svolgere adeguatamente il proprio nuovo ruolo i suoi colleghi non lo riconoscono come tale; il nuovo incarico è riconosciuto in termini di responsabilità e comportamenti solo dal diretto interessato che però inizialmente non viene percepito come tale dai vecchi colleghi.
- l’RSPP va dalle risorse umane perché deve organizzare la formazione dei lavoratori e si sente rispondere ironicamente: “vedi tu se trovi il tempo per incastrare la formazione con il lavoro”.
- l’RSPP va dai lavoratori per coinvolgerli nella sicurezza e sapere se secondo loro se c’è qualcosa che si può fare meglio e si sente dire:
- “si è sempre fatto così”,
- “non ti azzardare a …”,
- “si fa male solo chi non è capace a prescindere da tutte le precauzioni che ci dici di prendere”,
- “mi è stato detto di fare così (demandando la responsabilità del comportamento a sfere gerarchiche più elevate)”.
- l’RSPP propone formazione o evacuazione e non c’è mai un giorno che possa andare bene.
- Altre ed eventuali comunicazioni difficili da gestire:
- chi si lamenta di qualunque cosa senza portare suggerimenti e adducendo le cause alla mancanza di volontà dell’umanità in generale.
- Svolgere mansioni di qualunque genere anche se completamente lontane dal suo ruolo (chiamare un imbianchino per far verniciare i locali, passare informazioni tra reparti, ecc.).
- Quando tutti dicono di avere capito le nuove modalità comportamentali e poi ricominciano a fare come in passato senza aver espresso dubbi o ripensamenti.
Cosa gratifica il lavoro delle figure nella Salute e Sicurezza
Come fanno un RSPP o altre figure della Salute e Sicurezza a valutare l’andamento del loro lavoro? Secondo le persone che ho interpellato ritengono di aver fatto un buon lavoro quando:
- I nuovi assunti notano una visione della Sicurezza migliore rispetto a esperienze di lavoro passate.
- l’aspetto investimento viene prima dell’aspetto economico; ovvero quando gli RSPP chiedono al DL nuovi DPI e questo propone di sentire prima i lavoratori per suggerimenti e solo in un secondo momento si valuta l’aspetto economico.
- formatori esterni notano che i discenti di una azienda hanno un buon livello di preparazione in materia di sicurezza e una idea propositiva della sicurezza stessa.
- i collaboratori sono gratificati dall’attenzione che l’RSPP mette nel far notare ciò che può essere fatto in maggior sicurezza.
- il DL è interessato alla prevenzione tramite un buon programma e una pianificazione precostituita nell’organizzare la formazione dei collaboratori con anticipo rispetto alle scadenze di legge.
- l’RSPP riceve il ringraziamento di chi ha partecipato a un corso e ne ha trovato beneficio e utilità.
- succede un incidente e l’incidentato ringrazia l’RSPP che gli ha suggerito un comportamento o DPI sicuro che gli hanno attenuato il danno.
- i collaboratori iniziano a lavorare solo dopo aver verificato che sono realmente in sicurezza.
- organi esterni di controllo dopo aver fatto la verifica che non solo sottolineano l’esattezza di ciò che trovano ma si complimentano anche per l’organizzazione.
- la prova di evacuazione è presa seriamente dai colleghi che propongono anche delle migliorie.
Naturalmente l’articolo è breve mentre l’argomento è ampio e non vuole essere un modo di risolvere questioni immani ma semplicemente di porre in evidenza un aspetto della Salute e Sicurezza di non poca importanza.
Buon lavoro,
Federico Panetti